Il nome Valle Brembana è comparso per la prima volta in una pergamena del 28 dicembre 1000.[2]

Nel volgere di pochi decenni la carta geografica della valle si completa poi con i nomi di tutti gli altri paesi, che sorgono generalmente in riva o alla confluenza dei corsi d’acqua, con il paesaggio che si modella in maniera concentrica: un grumo di case addossate le une alle altre e circondate da orti e frutteti, la fascia delle colture e poi la cintura di pascoli e boschi.

In questo periodo (XI-XII secolo) la valle risulta divisa in tanti piccoli feudi di proprietà di famiglie signorili, ma soprattutto dei vescovi di Bergamo e di enti ecclesiastici, come i monasteri di Astino e di Pontida. Già dal 1037 appartenevano poi agli Arcivescovi di Milano Valtorta, la Valle Averara e la Valle Taleggio.

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