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floriana luni 18 gennaio 2021, 17:21

Quando il sodalizio nella vita produce idee concrete e rivoluzionarie. E’ il caso di Portale Bonus 110, creatura dell’azienda abruzzese Grem Predictive che fa capo all’ingegner Graziella di Filippo e al consorte prof. Ercole Vagnozzi, ex docente di Business Intelligence all’Università di Bologna, già comparso più volte come esperto su diverse testate economico finanziarie e ora dedicato a tempo pieno al progetto del portale. Il portale, nato a dicembre 2020, è già talmente cercato che su Google compare subito dopo il portale Enea dedicato al bonus 110.

Bonus 110 e covid, le difficoltà da risolvere
Unendo le rispettive competenze in ingegneria civile e nell’analisi dei big data, i due professionisti hanno dato vita ad uno strumento che consente ai privati, che debbano effettuare dei lavori per i quali si possa ottenere l’accesso al superbonus 110%, di inserire in modo facile e sicuro i dati del proprio immobile e trovare, di conseguenza, sia i professionisti che compiano i lavori che la necessaria consulenza burocratica per la gestione delle pratiche per la detrazione delle spese fino al 110%, prevista dal bonus governativo per alcune tipologie di interventi edilzi.

“La piattaforma è nata da una collaborazione, – spiega l’Ing. Graziella di Filippo, – che unisce le nostre competenze tecniche per creare uno strumento che metta al centro i clienti, i tecnici e le imprese, facendoli incontrare in maniera trasparente dal punto di vista burocratico ed efficiente dal punto di vista delle tempistiche. L’incertezza sul tema superbonus è infatti grande anche a causa della pandemia che rallenta tutte le attività”.

Dal suo punto di vista di ingegnere civile, Di Filippo riscontra ostacoli sia lato committente che lato professionista a comprendere le modalità del bonus 110 e, di conseguenza, ad attivare concretamente gli interventi. Un bonus nato come un aiuto può trasformarsi in un boomerang se non viene correttamente compreso a sfruttato, ragiona Di Filippo, cosa che danneggia anche le imprese edili che così perdono delle occasioni.

“Le imprese edili purtroppo sono legate ancora a modalità di azione che implicano il recarsi sul posto, visionare personalmente la documentazione e simili, quindi le difficoltà causate dal covid rischiano di paralizzare l’attività, – osserva la professionista abruzzese. – D’altro canto anche le modalità di accesso al bonus da parte dei committenti (sconto in fattura, credito di imposta, accesso alle banche) non è sempre chiarissima; quindi si sentiva l’esigenza di uno strumento utile ad agevolare questo processo snellendo le tempistiche e consentendo ai cantieri di attivarsi in maniera efficiente per tutti”.

Portale Bonus 110, un marketplace per clienti e professionisti
Ecco quindi che nasce il marketplace Portalebonus110.it, che funziona sfruttando la predittività dei big data, reperiti su social network o motori di ricerca, per incrociare domanda e offerta. La cosiddetta Folksonomia, ovvero la creazione di un ecosistema di dati attraverso i tag inseriti direttamente dagli utenti nelle loro interazioni on line, ottimizza la comunicazione e consente di individuare tanto la platea di potenziali committenti quanto gli interventi da effettuare con l’ausilio del bonus governativo, indirizzando con precisione le relative campagne di marketing. Un sistema innovativo che dallo scorso dicembre ha già messo in contatto oltre 350 clienti con un gran numero di professionisti, assegnando oltre 90 cantieri.

Ma come funziona il portale nel concreto?

“Entrando nel portale si trovano una serie di domande a cui rispondere, ognuna corredata da spiegazioni subordinate alle risposte precedenti, per definire i termini della fattibilità tecnica dell’intervento, spiega il prof Vagnozzi. – Successivamente si richiede la documentazione tecnica necessaria: in caso non la si abbia disponibile, si spiega come fare per ottenerla, in modo da poter poi creare in autonomia il fascicolo da fornire ai tecnici che devono realizzare l’intervento. Subentra poi una fase di analisi e progettazione da parte di un tecnico: la documentazione relativa viene inoltrata all’Enea, dopo una preventiva valutazione della sua correttezza. Una volta effettuata la valutazione, il committente viene posto in contatto con l’impresa che si occuperà dell’intervento, con relativa creazione del contratto, fase nella quale il portale fornisce i moduli necessari per appunto stipulare l’accordo. A quel punto il cantiere può prendere il via”.

Intelligenza artificiale e portale superbonus 110
Durante questo processo viene alimentata una intelligenza artificiale attraverso i termini inseriti dagli utenti nell’algoritmo, in modo che si vengano a creare automaticamente dei warning su possibili problematiche riscontrabili nella documentazione. “Il maggior numero di domande riguarda al momento le circolari dell’AdE, gli interpelli, gli interventi su ascensori e balconi, chiarimenti sugli interventi a carico di proprietari unici di diversi edifici, realizzazione di cappotti termici e così via”, elenca Vagnozzi.

In che modo il portale può migliorare l’industria edilizia grazie all’accesso al bonus 110? “Il nostro protocollo di analisi è regionale, utilizzato regione per regione, – spiega l’ex docente, – Lo scopo per cui questo portale è stato creato è una maggiore efficienza negli interventi edilizi. Inizialmente pensavamo di poter individuare le domande provenienti da una stessa zona per farle gestire in blocco e generare economie di scala. Poi ci siamo resi conto che la domanda maggiore viene dalle unità abitative unifamiliari, quindi abbiamo preferito aggregare le domande non per zona ma per tipologia di intervento”.

Un’aggregazione che avviene nel mondo reale delle costruzioni edilizie ma che è generata da un algoritmo virtuale. “L’idea è alimentare, attraverso l’utilizzo dell’algoritmo da parte dei clienti, un’intelligenza collettiva, per determinare un comportamento virtuoso a vantaggio di tutti. I big data – spiega Vagnozzi, – sono usati per selezionare la clientela in base ai tag utilizzati sul web per andare a cercare i clienti da contattare perché hanno già in mente un determinato intervento ma non hanno ancora trovato un tecnico”.

Quali prospettive future per questa piattaforma? “In molti ci hanno già contattato per sviluppare il progetto: fondi e banche che desiderano investire o altre piattaforme che utilizzano software simili al nostro, – risponde Vagnozzi. – Al momento siamo senz’altro un punto di riferimento, e lo siamo diventati in tempi molto rapidi. Quello che ci interessa allo stadio attuale però è verificare le informazioni inserite nell’algoritmo, affinché i risultati forniti siano sempre più accurati. Solo così si corregge l’asimmetria informativa tra committenti e tecnici: è giusto che entrambe le parti siano coscienti delle stesse informazioni perché il processo deve essere virtuoso per tutti”.